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La Règle d'Abraham

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Cartesiana

Lettres sur l'or potable (Codice: 978887252-330-8)

Produttore: Archè - S.E.H.A.
Prezzo: 30.00 EUR
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Sullo "strano Chandoux" come lo chiamava René Pintard, finora sapevamo soltanto ciò che Baillet ha riferito nella sua Vie de Monsieur Descartes (1691), vale a dire che era medico e (al)chimista; che verso il 1627, presso il nunzio del papa, a Parigi, davanti a un'assemblea selezionata di "persone autorevoli e assennate" che comprendeva fra le altre il cardinale de Bérulle, Descartes e Mersenne, tenne una conferenza in cui, dopo un "solenne discorso per confutare il metodo d'insegnamento della filosofia" degli scolastici, espose i principi della sua "nuova filosofia", conferenza molto applaudita dal pubblico, ma fermamente criticata, sebbene in modo molto cortese dal futuro autore del Discours de la méthode; infine, che fu impiccato in pIace de Grève nel 1631 in quanto falsario. Quale era dunque la sua "nuova filosofia"? È ciò che ignoravamo nel modo più assoluto, poiché nessuna delle sue opere era mai stata pubblicata e neppure identificata e di cui verremo a conoscenza con la presente edizione, che raduna la totalità dei suoi scritti ritrovati, che si ispirano principalmente a Khunrath, come anche a Dorn, d'Alsted e agli alchimica pseudo-lulliani, Scopriremo inoltre la sua stretta collaborazione nelle ricerche sia filosofiche sia filosofali con il traduttore di Raimondo Lullo in francese, Vassy, grazie agli atti di un processo che fu loro intentato intorno al 1624, con la motivazione che erano "Rosa-Croce, maghi, pelagiani e atei". E lo studio dei discepoli di Vassy rivelerà a sua volta al lettore rapporti insospettabili fra Descartes e la cerchia dei lullisti alchimisti francesi.

Sur "l’étrange Chandoux”, comme l’appelait René Pintard, on ne savait jusqu’ici que ce que Baillet a rapporté dans sa Vie de Monsieur Descartes (1691) : qu’il était médecin et (al)chimiste ; que vers 1627, chez le nonce du pape, à Paris, devant une assemblée choisie "de personnes graves et judicieuses”, qui comprenait entre autres le cardinal de Bérulle, Descartes et Mersenne, il fit une conférence où, après un "grand discours pour réfuter la manière d’enseigner la philosophie” des scolastiques, il exposa les principes de sa "nouvelle philosophie”, conférence très applaudie par l’assistance, mais fermement, quoique fort courtoisement, critiquée par le futur auteur du Discours de la méthode ; enfin qu’il fut pendu place de Grève en 1631 comme faux-monnayeur. Quelle était donc sa "nouvelle philosophie” ? C’est ce qu’on ignorait absolument, car aucune de ses œuvres n’avait jamais été publiée ni même identifiée, et qu’on apprendra avec la présente édition qui rassemble l’intégralité de ses écrits retrouvés, lesquels s’inspirent de Khunrath, principalement, comme aussi de Dorn, d’Alsted et des alchimica pseudo-lulliens. L’on découvrira en outre son étroite collaboration dans ses recherches tant philosophiques que philosophales avec le traducteur de Raymond Lulle en français, Vassy, grâce aux pièces d’un procès qui leur fut intenté vers 1624 au motif qu’ils étaient "Rose-Croix, magiciens, pélagianistes et athées”. Et l’étude des disciples de Vassy révélera à son tour au lecteur des rapports insoupçonnés entre Descartes et le cercle des lullistes alchimistes français.

Autore: de Villiers, Nicolas

Collana Anecdota 9

Pagine 582

Anno di pubblicazione 2012

Lingua Francese

Codice libro 2614

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